La Chiesa SS. Trinità

 La chiesa è uno degli edifici più antichi di Mandanici, risale al secolo XII; apparteneva al Monastero basiliano. Si presenta rialzata rispetto al piano stradale, e vi si accede tramite una gradinata. La facciata presenta due lesene in pietra rossa locale e un portale in pietra grigia con elementi di colore verdastro. Sul portale è presente la scritta “Sanctiss.a Trinitas”, con sopra un sole con la scritta IHS. Ha un’unica navata, ai cui lati si trovano sei cappelle (le quali fino agli anni ’80 includevano degli altari in marmo policromo che sono stati smontati durante il restauro iniziato nel 1989).

L’altare maggiore in marmo policromo è affiancato da due colonne a serpentoni in gesso e sormontato da putti. Al centro trova posto un quadro che rappresenta la Vergine incoronata dalla SS. Trinità di ignoto autore. Nella terza cappella sulla sinistra, dove oggi è presente una porta di ingresso/uscita, si nota uno stemma composto da una colonna sormontata da una mitria vescovile incrociata da una croce astile e un pastorale. La porta che permette l’accesso al piccolo campanile è sovrastata dal quadro raffigurante San Basilio Magno. Due altri quadri rappresentano l’Assunzione (il primo) e la Madonna della Mercede con San Raimondo e San Filippo Neri (il secondo). Nella prima cappella sulla sinistra trova posto la tela della Madonna delle Grazie tra i Santi Cosma e Damiano. Nella bifora seicentesca del campanile trovano posto due piccole campane. La chiesa, poichè gravemente danneggiata, terminò di essere officiata nei primi anni ’60. Nel 1989 i lavori di restauro vennero affidati alla ditta Emma Restauri San Cataldo sotto la direzione degli architetti Gesualdo Campo e Daniele Tefa. Il giorno 6 marzo 2000 la chiesa è stata ufficialmente riaperta al culto con una cerimonia presidiata dall’allora arcivescovo S.E. Giovanni Marra.

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