domenica 6 marzo 2022

L'ex chiesa SS. Salvatore


Incerta è l'origine del manufatto, probabilmente risale al secolo XII, con profonde modifiche nel '500. La chiesa ha una sola navata e presenta altari laterali. Nell'abside quadrangolare si trova l'altare maggiore, oggi non più completamente visibile. La pavimentazione è caratterizzata da mattonelle ottagonali in cotto. Sul pavimento sono presenti dodici lapidi che coprono altrettanti ipogei. Il portale presenta un timpano caratterizzato da due volute tra le quali trova posto una conchiglia, caratteristiche simili le ha la finestra che sovrasta il portale. Sulla sinistra del prospetto frontale è presente una piccola torre campanaria, con una bifora, alla quale si accede da una piccola scala larga appena 30 cm. La chiesa rimase invasa dai detriti e profondamente danneggiata a causa dell'alluvione del novembre 1863. L'abbandono durò oltre un secolo, con l'irreparabile danneggiamento degli apparati decorativi. Nel 1985 il comune di Mandanici ha provveduto ad acquistare l'immobile fino ad allora di proprietà della Curia.  Nel maggio del 1987, sotto la direzione dell'arch. Umberto Giorgio e a cura della ditta GEOSUD di Roma cominciarono i lavori di recupero e adeguamento del rudere. I lavori si sono conclusi nel 2005. 
(Informazioni storiche dal libro "Mandanici sulle tracce del passato",  di Armando Carpo. Foto di Gabriele Ciatto)

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